mercoledì 21 giugno 2017

Cari marchigiani, come me, terremotati....


Immagine correlata

Amati Colleghi Terremotati, come state? 

Dopo un anno quasi, come vi sentite? 

Le interviste sono finite, il momento d'oro delle tv pure, niente più momenti di gloria, le promesse sono rimaste tali e allora come va con gli intrallazzi?

Le stalle, le scarpe della Nike, il Napapijri, chi ha trovato lavoro alla Tods, i succhi di frutta all'ananas in cantina e le manifestazioni manovrate, i concerti e spettacoli di partito, le associazioni e gli sponsor e i movimenti libertari e Il T16 che non c'è più, le tasse sulle case distrutte e le bollette sull'acqua e il gas? Siete contenti? 

Lo stesso piano globale... con la scusa della sicurezza... hanno militarizzato le nostre terre, (che solo per tornarci ci vuole il visto del presidente), mentre mafiosi, corrotti e politicanti superstipendiati sul territorio decidono del nostro domani o meglio dire del LORO DOMANI.

Ecco amici la complicità non è da meno della truffa,-e dell'omicidio... 
questa poesia ha quasi un anno e direi che potrebbe essere attuale anche tra 100, mi complimento per la vostra dignità, si fa per dire e un po' teneramente della vostra incoscienza


TERREMOTO 2016

Trema trema balla tutto
gente, case tutto un lutto
il Bel Paese ormai è distrutto
colpa de quarche farabutto?

Che coi soldi della tasse
sta su un’isola a grattasse
co’ li pantaloni corti
sopra ai corpi de li morti
e le Multinazionali
mo’ riaccendono i fanali
pe’ ‘ncass’ mpo’ de quattrini
co’ gli aiuti malandrini
2 euro su ‘sti messaggini
poi se ‘nguattano i quattrini
poi c’è la Televisione
per il popolo cojone
a racconta’ balle evidenti
col sorriso tra li denti
e più morti vengon fuori
e più spalanca i riflettori
pe’ la carriera personale
sopra ar bene, sopra ar male
se il conto supera 300
né sgomento né spavento
anzi pare sia contento
non se legge turbamento
dentro st’inferno senza tempo

Amatrice, Umbria, Irpinia,
sempre ‘na carneficina
anche Accumoli e ad Arquata
hanno fatto ‘na frittata
pe’ le truffe sugli appalti
li regazzini so’ rimasti
morti sotto le macerie
mentre loro stanno in ferie
ma mo’ ce pensa er Presidente
a risolve le faccende
caricando sulle tasse
sulle fatiche delle masse
e sempre VIVA er Presidente
e in culo ar popolo dormiente
t’hanno fatto er culo a strisce
ma ce sta er Papa a beneditte
“tutti in paradiso lui taglia corto
ma aloro poi non cambia molto
che tu sia vivo, oppure morto!

Gianluca Lalli di Arquata del Tronto

Immagine correlata

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.