mercoledì 1 novembre 2017

4 novembre - "Festa" delle Forze Armate Italiane che non esistono più...


Paolo D'Arpini, da lungo tempo congedato

…il 4 novembre ricorre il giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate….

Rinnegare il passato non ha senso… l’Unità d’Italia è stata raggiunta con fatica, lotta e sacrificio… Anche se  potrei obiettare che non serviva e che la prima guerra mondiale (ed ultima del risorgimento) poteva essere evitata poiché l'Austria si era impegnata a cedere Trento e Trieste in cambio della non belligeranza italiana. Altri addirittura affermano  che si stava meglio con il Regno delle Due Sicilie, con lo Stato del Vaticano (ma quello c’è ancora..), con la Repubblica di Venezia, etc. Può anche essere vero ma pure in quei regni esistevano eserciti ed un senso d'identità nazionale… 

Non sono d’accordo con il sistema corrente in cui il servizio militare sia riservato a forze prezzolate, semplici volontari (sia pure interni cittadini) credo che l'onere della difesa (dico “difesa”…)  della nostra terra o dei legittimi interessi dei suoi abitanti non possa essere delegata ai “volontari” di professione.  


L'Italia oggi è alla mercé delle truppe "d'occupazione" della Nato e in caso di necessità non c'è più un esercito fedele al popolo. Solo "stipendiati" al servizio dei politici di turno. Tra l'altro leggevo l'altra mattina, facendo colazione al baretto di Treia, che esistono vari paesi in Italia completamente invasi da stranieri, immigrati clandestini, che ormai la fanno da padroni, molestano le persone per istrada, non pagano le consumazioni nei bar e nemmeno le cose comprate nei negozi... anche se per i loro bisogni essenziali sono nutriti ed albergati in vari centri di accoglienza.  I sindaci non sanno come fare per impedire questi soprusi. 


L'Italia è destinata ad essere invasa da una massa sempre più violenta di "desperados" che vivono a spese dello stato?  


E in caso di difesa non bastano quei tre carabinieri che dispongono di una sola camionetta per perlustrare un territorio vastissimo e popolato. Ogni sera, mi ha riferito una amica di Treia, ricevono decine di chiamate in tutta la provincia di Macerata ma cosa possono fare? La stragrande maggioranza dei reati va quindi a buon fine. Infatti coloro che negli anni passati si trasferivano in campagna adesso, solo per continuare a vivere, sono costretti a tornare nei paesi dove almeno ci sono dei vicini che possano accorrere in aiuto...  Spesso però anche i vicini servono a poco. Ogni tanto si sente dire o si legge sui giornali che -sempre a Treia- c'è stata  una rapina, un furto od un'aggressione  Ovviamente senza che le forza pubblica possa far nulla, o quasi.  I malviventi anche se colti in flagrante sono subito rilasciati o dopo pochi giorni.  


Insomma se in Italia ci fosse bisogno di controllare il territorio un esercito di leva potrebbe aiutare mentre quello vigente dei mercenari serve solo a combattere le guerre della Nato in varie parti del mondo (sempre a spese dei cittadini) mentre il popolo può essere oppresso e vilipeso sia dai burocrati e tassatori che dai delinquenti comuni e mafiosi (in santa alleanza).  


Il Libro dei Mutamenti afferma: "Nel grembo della terra vi è l’acqua: l’immagine dell’Esercito. Così il nobile magnanimo verso il popolo accresce le sue masse” - L’immagine dell’esagramma L’Esercito (Shih n. 7) del Libro dei Mutamenti, è molto chiara nell’indicarne il significato. Infatti nell’antichità, in virtù della coscrizione obbligatoria, i soldati erano presenti nel popolo come l’acqua sotto la terra. Ed avendo cura della prosperità del popolo si ottiene un esercito valoroso. 
Ed ancora nella prima linea. “Un esercito deve servire in buon ordine ed armonia. Se ciò non avviene incombe sciagura”.

La coscrizione obbligatoria può sembrare una sopraffazione, se serve ad una causa ingiusta, ma è l’unico modo per riconoscersi tutti figli dello stesso paese. 


Vediamo che alla fine dell’Impero Romano, allorché i legionari erano solo professionisti perlopiù stranieri pagati, è stato sufficiente l’arrivo di una masnada di barbari per sconfiggere l’Impero… Le famose invasioni barbariche contavano a malapena poche migliaia di individui (comprese donne e bambini ed armenti) mentre Roma aveva oltre un milione e mezzo di abitanti ma quei pochi barbari determinati bastarono per annichilire e distruggere un sistema… forse  marcio, forse indegno di essere mantenuto,  
come probabilmente sta succedendo ai giorni nostri…!


Paolo D’Arpini



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1 commento:

  1. ...il 4 novembre fa discutere. La lettera soprastante è stata pubblicata su Il Resto del Carlino di Macerata del 2.11.2017 ma non ho potuto fare la foto perché al baretto non c'era nessuno munito di telefonino. La risposta della giornalista Paola Pagnanelli è stata che -secondo lei- "L'uso delle armi non è mai giustificato". – La mia rispostina è “Gentile Paola Pagnanelli, la ringrazio per la pubblicazione della mia lettera sul 4 novembre. Concordo con lei che l'aggressione armata non è mai giustificata, soprattutto se tale aggressione è indirizzata a sottomettere ed a derubare il popolo aggredito. Ma l'autodifesa non può essere considerata "aggressione", è una riposta legittima che sovente parte dal basso (vedasi la Resistenza durante l'ultima guerra voluta da Mussolini). Per quanto riguarda la coscrizione obbligatoria se lo stato è "sano" non può essere considerata una prevaricazione nei confronti dei cittadini... vedasi l'esempio della Svizzera mai coinvolta nelle ultime disastrose guerre ma che mantiene la coscrizione obbligatoria per addestrare i suoi cittadini all'autodifesa... Mi sembra che questo chiarimento da parte mia fosse d'obbligo..." (Paolo D'Arpini)

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