martedì 14 novembre 2017

L'Islam avanza in Italia perché da un senso di protezione e di maggiore solidarietà tra credenti


La lettera di un lettore cristiano al quotidiano “Il Giornale”, pubblicata il 10 luglio 2016.

L’avevo messa da parte, poi momentaneamente smarrita, poi ritrovata.
E’ una lettera scritta  a “Il Giornale”.
Che dice che l’Islàm “attrae” perché valorizza, molto di più di ogni altra religione o ideologia, l’importanza della solidarietà e della coesione sociale. Ed è una ulteriore dimostrazione che quando una realtà è evidente, è visibile indipendentemente dalla religione che si professa. Basta essere intellettualmente onesti.
Ecco il testo integrale:
Spesso mi son posto criticamente verso alcune posizioni assunte nei paesi islamici, che non tengono conto dei diritti delle donne e della libertà individuale. Ma forse lì la condizione femminile gode di maggior rispetto umano, sia pur nelle ristrettezze dell’espressione formale; altrettanto dicasi per le dignità personali godute nella vita sociale, ove è più sentita la regola del rispetto reciproco e dei valori condivisi. Insomma nell’islam la società è poco “libertaria” ma l’uomo comune vive in un ambito comunitario più rispettoso dei rapporti umani. La gente si converte all’islam perché si sente socialmente più protetta e sviluppa una maggiore solidarietà interna, un po’ come succedeva ai cristiani della prima ora. Questo dovrebbe far meditare i preti cattolici ed i nostri sociologi e politici che ormai si interessano solo agli aspetti “economici” del benessere…”
Paolo D’Arpini, Treia (Macerata)
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