sabato 2 dicembre 2017

Treia: "Uscire dall'emergenza. Avviare la ricostruzione" - Resoconto del convegno tenuto il 2 dicembre 2017


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Sabato 2 dicembre 2017,  si è tenuto a Treia un convegno su "Uscire dall'emergenza - Avviare la ricostruzione", promosso dalla Città di Treia, dalla Fondazione Symbola e dalla Comunità montana dei fiumi Potenza, Esino e Musone, nell'aula multimediale della Scuola Regionale di Formazione della Pubblica Amministrazione. 

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L'avevo saputo appena la sera prima dall'amico Antonello Andreani, che ci aveva comunicato la sua presenza. Ho deciso subito di andare anch'io, per cui verso le 10, in leggero ritardo, ero lì e me ne sono dovuta andare un po' in fretta a convegno non ultimato, avendo ricevuto una telefonata di lavoro urgente, cui non potevo non rispondere.

La bella  e grande sala era piena, erano previsti interventi, oltre che del nostro Sindaco Franco Capponi, di altri personaggi, politici in massima parte (deputati, senatori, altri Sindaci).

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Quando sono arrivata era appena iniziato l'intervento del Sindaco di Treia e stavo per  prendere appunti, come mi piace fare in queste occasioni in cui c'è sempre qualcosa da imparare (e da sapere), quando mi sono resa conto che sarebbe stata una fatica inutile e che difficilmente sarei riuscita a seguire il filo del discorso, tanto denso era l'intervento, ricco di informazioni sui rapporti con gli altri enti coinvolti nella ricostruzione, sulle normative vigenti e su quelle proposte per cercare di snellirle e renderle più elastiche e confacenti alle singole realtà locali. 

45 minuti fitti fitti d'intervento, accompagnati da slides chiarificatrici e che dovrebbero essere reperibili sul sito di Symbola, la Fondazione di cui è segretario Fabio Renzi, che già da diversi anni organizza a Treia convegni per il rilancio del territorio marchigiano, oltre che sul sito del Comune. Per chi non poteva essere presente era prevista anche la possibilità di un collegamento in streaming. 

La situazione è complessa e le motivazioni dei ritardi al partire della ricostruzione sono molteplici. Mi pare comunque che ci sia una grossa volontà di accelerare le procedure, anche ricorrendo, ad esempio, a provvedimenti come le ordinanze, che possono essere "cucite" sulle singole situazioni. Ho scattato parecchie foto anche delle slides (solo di una parte), da cui si comprende che le problematiche da affrontare e risolvere sono innumerevoli.

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Speriamo che chi di dovere possa lavorare senza troppi ritardi e difficoltà; le persone colpite o con la perdita o solo il danneggiamento delle abitazioni e delle strutture produttive hanno bisogno di risposte celeri e sicure, per poter ritornare alla normalità della vita, pena l'ulteriore spopolamento di zone, belle dal punto di vista naturalistico e architettonico, ma già in stato di sofferenza per tutta una serie di motivi legati alla scarsa "comodità"  e "modernità". Bisognerebbe approfittare di questo momento per modifiche  e aggiustamenti che portino a un ritorno della vivibilità di questi luoghi meravigliosi.

Caterina Regazzi

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