mercoledì 25 maggio 2016

Qualche parola sulla città di Treia - Dal libro: "Treia: storie di vita bioregionale"

Andare a Treia? No problem.. basta offrire un po’ di sana pubblicità, sperando che la voglia di “viaggiare” insita dentro ciascun libero “esploratore” di questo nostro splendido Universo, si lasci catturare amichevolmente dalle nostre parole, rivolte, con immenso piacere, alla piccola e speciale città di Treia! 


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La Storia di Treia
380 a.C. circa, il primo insediamento, ad opera dei Piceni o dei Sabini, è lungo un ramo della via Flaminia a circa due km dall’attuale centro storico. Il luogo diventa colonia romana e prende nome da un’antica divinità, Trea.
II sec. a. C., Treia diventa municipio romano.
X sec. (inizio), gli abitanti della Trea romana, per sfuggire ai ripetuti saccheggi, individuano un luogo più sicuro sui colli e costruiscono il nuovo borgo che prende il nome di Montecchio, da monticulum, piccolo monte.
XIII sec., Montecchio si dota di un sistema difensivo comprendente una possente cinta muraria e si allarga fino a comprendere tre castelli edificati su tre colli, Onglavina, Elce e Cassero. Nel 1239 è assediata dalle truppe di Enzo, figlio naturale di Federico II, e nel 1263 da quelle di Corrado d’Antiochia, comandante imperiale che viene catturato dai treiesi.
XIV sec., Montecchio passa alla signoria dei Da Varano e poi a Francesco Sforza. 1447, posta dal Pontefice sotto il controllo di Alfonso d’Aragona, Montecchio viene in seguito ceduta da Giulio II al cardinale Cesi, e da allora segue le sorti dello Stato della Chiesa. 1778, si apre la prima sezione pubblica dell’Accademia Georgica dei Sollevati, importante centro culturale ispirato ai principi dell’Illuminismo.
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1790, il Pontefice Pio VI restituisce al luogo l’antico nome di Treia, elevandolo al rango di città. Il mistero dell’infinito… Mura turrite che evocano il Duecento, ma anche tanti palazzi neoclassici che fanno di Treia un borgo, anzi una cittadina, rigorosa ed elegante, arroccata su un colle ma razionale nella struttura. L’incanto si dispiega già nella scenografica piazza della Repubblica, che accoglie il visitatore con una bianca balaustra a ferro di cavallo e le nobili geometrie su cui si accende il colore del mattone. E questo ocra presente in tutte le sfumature, dentro il mare di verde del morbido paesaggio marchigiano, è un po’ la cifra del luogo. La piazza è incorniciata su tre lati dalla palazzina dell’Accademia Georgica, opera del Valadier, dal Palazzo Comunale (XVI-XVII sec.) che ospita il Museo Civico e dalla Cattedrale (XVIII sec.), uno dei maggiori edifici religiosi della regione. Dedicata alla SS. Annunziata, è stata costruita su disegno di Andrea Vici, discepolo del Vanvitelli, e custodisce diverse opere d’arte tra cui una pala di Giacomo da Recanati. Sotto la panoramica piazza s’innalza il muro di cinta dell’arena, inaugurata nel 1818 e poi dedicata al giocatore di pallone Carlo Didimi.
Da Porta Garibaldi ha inizio l’aspra salita per le strade basse, un dedalo di viuzze parallele al corso principale e collegate tra loro da vicoli e scalette. Qui un tempo avevano bottega gli artigiani della ceramica. Continuando per la circonvallazione, a destra la vista si apre su un panorama di campi rigogliosi e colline ondulate. L’estremo baluardo del paese verso sud è la Torre Onglavina, parte dell’antico sistema fortificato, eretta nel XII secolo. Il luogo è un balcone sulle Marche silenziose, che abbraccia in lontananza il mare e i monti Sibillini.
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Entrando per Porta Palestro si arriva in piazza Don Cervigni, dove a sinistra risalta la chiesa di San Michele, romanica con elementi gotici; e di fronte, la piccola chiesa barocca di Santa Chiara con la statua della Madonna di Loreto: quella originale, secondo la tradizione. Proseguendo per via dei Mille, si attraversa il quartiere dell’Onglavina che offrì dimora a una comunità di zingari, al cui folklore si ispira in parte la Disfida del Bracciale. Dalle vie Roma e Cavour, fiancheggiate da palazzi eleganti che conservano sulle facciate evidenti tracce dei periodi rinascimentale e tardo settecentesco, e denotano la presenza di un ceto aristocratico e di una solida borghesia, si diramano strade e scalinate. Nell’intrico dei palazzi, due chiese: San Francesco e Santa Maria del Suffragio. E tra di esse, un curioso edificio: la Rotonda. Nei pressi, la casa dove visse Dolores Prato, ricordata da una lapide, e il Teatro Comunale, inaugurato il 4 gennaio 1821 e dotato nel 1865 di uno splendido sipario dipinto dal pittore romano Silverio Copparoni, raffigurante l’assedio di Montecchio. Il soffitto è decorato con affreschi e motivi floreali arricchiti nel contorno da ritratti di letterati e musicisti; la parte centrale reca simboli e figure dell’arte scenica.
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Si può lasciare Treia uscendo dall’imponente Porta Vallesacco del XIII secolo, uno dei sette antichi ingressi, per rituffarsi nel verde. Resta da vedere, in località San Lorenzo, il Santuario del Crocefisso dove, sul basamento del campanile e all’entrata del convento, sono inglobati reperti della Trea romana, tra cui un mosaico con ibis. Qui sorgeva l’antica pieve, edificata sui resti del tempio di Iside. Il santuario conserva un pregevole crocefisso quattrocentesco che la tradizione vuole scolpito da un angelo e che, secondo alcuni, rivela l’arte del grande Donatello.
(Notizie originali raccolte da Antonella Pedicelli e pubblicate sul libro: "Treia: storie di vita bioregionale" di Paolo D'Arpini. Copie del volume sono disponibili scrivendo a bioregionalismo.treia@gmail.com
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lunedì 23 maggio 2016

Proposta avanzata alla Regione Marche per una Legge a favore dell’Agricoltura Contadina


All’Assessore Per l’Agricoltura, On. Anna Casini - Regione Marche
Gentile Assessore, On. Anna Casini,
l’epoca d’Internet aiuta a superare le difficoltà di contatto e facilita l’approccio con le Istituzioni. Questa possibilità che viene offerta ai cittadini di essere più vicini ai loro Amministratori mi spinge a raggiungerLa telematicamente per prospettarLe un’iniziativa che potrebbe interessare codesto Assessorato.
Innanzi tutto mi presento, il mio nome è Paolo D’Arpini e dal 2010  ho trasferito la mia residenza in Provincia di Macerata, a Treia. Sono il presidente dell’Associazione Circolo Vegetariano VV.TT.  nonché referente del Comitato Treia Comunità Ideale.
Già alcuni anni fa,  il 30 e 31 ottobre 2010, si era tenuto un convegno nazionale della Rete Bioregionale Italiana in quel di San Severino Marche (Macerata), durante l’incontro è stata discussa la proposta di Legge avanzata in parlamento per favorire l’Agricoltura Contadina.  La proposta è stata ripetuta in varie occasioni durante gli ultimi anni ed  anche quest’anno, è stata menzionata  durante l’incontro “Forum del lavoro bioregionale sostenibile – Laboratorio sociale, economico e culturale”,  tenuto a Treia il 23 aprile 2016: http://www.comune.treia.mc.it/eventi-cms/forum-del-lavoro-bioregionale-sostenibile/

“Appello per l’agricoltura contadina”
Considerando che non si può fare a meno della biodiversità, ovvero i sistemi naturali che sostengono la sopravvivenza di noi tutti. Osserviamo che anche qui nelle Marche avanza la desertificazione (non soltanto siccità bensì perdita dell’humus in seguito al dilavamento dei terreni di superficie), la deforestazione, l’utilizzo improprio dei terreni per produzione elettrica, l’impoverimento dei suoli dovuti a monoculture, la modifica dell’ambiente e, in generale, la dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, tutti aspetti che determinano una perdita economica considerevole nell’economia regionale.
Sorge quindi la necessità di agevolare ed incentivare la lavorazione biologica ed estensiva dei piccoli appezzamenti, con sistemi naturali, quella che è stata definita da sempre “economia spicciola della realtà contadina”. L’agricoltura contadina è l’unica che può garantire il mantenimento della biodiversità nell’habitat e la produzione di cibo bioregionale idoneo alla dieta integrata degli abitanti della Regione Marche.
Purtroppo le pesanti norme burocratiche poste sull’agricoltura facilitano di fatto i grossi coltivatori ed allevatori, gli unici che possono soddisfare le spesso inique sanzioni e richieste di  rispetto tecnico delle normative. Sempre più difficile è mantenersi vivi per quei piccoli produttori che, oltre al soddisfacimento delle proprie necessità familiari, dispongono di un leggero “surplus” da poter immettere in commercio. E non solo i contadini sono penalizzati ma pure i piccoli allevatori ed i raccoglitori di erbe spontanee.
A livello nazionale (dal 20 gennaio 2009) è partita dal basso  una campagna, con  decine di migliaia di firme raccolte sinora,  per rendere possibile la rinascita della figura del contadino e della contadina. La decisione di promuovere questa campagna è stata presa collegialmente da varie associazioni, fra cui la Rete Bioregionale Italiana, con l’adesione del Circolo Vegetariano VV.TT., ed ora chiediamo che alla Regione Marche venga studiata una specifica Legge REGIONALE per facilitare lo sviluppo dell’agricoltura contadina.
Il testo della Proposta di Legge Nazionale è qui al Link: http://www.agricolturacontadina.org/
Mi chiedevo ora se Ella, avendo analizzato quanto qui espresso, non volesse prospettare ai suoi colleghi di Giunta ed al Presidente Luca Ceriscioli, l’ipotesi di una regolamentazione o Legge Regionale sul tema proposto.
Resto quindi in attesa di un Suo gradito cenno di riscontro e Le invio  distinti saluti,
Paolo D’Arpini 
Via Mazzini, 27 – Treia (Macerata)
Tel. 0733/216293
Email: treiacomunitaideale@gmail.com

sabato 14 maggio 2016

Treia - Come vivere il luogo e nel luogo... nella Comunità Ideale


La campagna attorno Treia

"Un colpo di luce in mezzo alla luce fondamentale... La cosiddetta oscurità è solo un concetto della mente." (Saul Arpino)

Quando abbiamo fondato  il Comitato "Treia Comunità ideale"  non  c'era l'intenzione di valorizzare un modello urbanistico ma un modo di percepire la presenza umana nel luogo. Una presenza inserita nel contesto della natura, nel consesso dei viventi, in condivisione olistica e simbiotica.

Un saggio disse che  noi non possiamo essere altro che una parte integrante della manifestazione totale e del totale funzionamento ed in nessuna maniera possiamo esserne separati.

Eppure  l´uomo tende a dare maggiore importanza al contesto urbano in cui egli vive.  Ma è nella società umana, con le sue esigenze e movimenti, che si fa la storia e si sancisce la caratteristica di un posto, molto spesso dimenticando l'appartenenza al tutto, ignorando l'inscindibile co-presenza della natura e degli animali. Ma per manifestare una vera "idealità" dovremmo riscoprire le nostre radici naturali, continuando a prendere ad esempio un certo modo naturale  di vivere il luogo e nel luogo.

Lo scopo del nostro Comitato è perciò quello di vivere nel presente e pienamente nel luogo che ci ospita attuando programmi, storie, partecipazioni  nell´ambiente (sia naturale che umano), poesie, riflessioni... stabilendo  un  punto di incontro e fusione delle anime.

Nell'antico libro di saggezza cinese, I Ching,   si afferma che la perfezione è sempre presente in ogni aspetto incarnato, ognuno di noi è  una manifestazione del Tao, non serve cambiare sembianze, queste ultime non sono importanti più di un abito che indossiamo.

 Anche solo parlare di questi argomenti è già una predisposizione utile per centrare l'attenzione sulla presenza consapevole nel luogo  Ed anche questo è una parte del "gioco della Coscienza bioregionale".

Oggi tira un forte vento qui a Treia, i panni stesi svolazzano. Ancora si fa desiderare la primavera...

Paolo D'Arpini 
treiacomunitaideale@gmail.com


Treia - Raccolta di fiori di finocchiella nell'orto

martedì 10 maggio 2016

Fiera delle eccellenze bioregionali - Proposta di collaborazione alle associazioni e comitati di Treia per l'evento del 8/12/2016



Alle Associazioni e comitati treiesi e territorio limitrofo 
Loro Sedi

Oggetto: Richiesta di disponibilità a collaborare alla II edizione treiese della fiera delle eccellenze bioregionali.
Care amiche e cari amici, 

lo scrivente  Comitato Civico "Treia: Comunità Ideale", si prefigge di vivificare i rapporti sociali, la capacità di esprimere opere ed attività in campo culturale, artistico, ecologico e di valenza bioregionale, promuovendo il lavoro creativo, l'identità locale e la solidarietà sociale. 
  Il Comitato vuole stimolare azioni concrete che valorizzino la capacità di produrre e condividere quanto necessario alla qualità della vita, al benessere ed alla prosperità della comunità treiese, in ogni suo aspetto. 
  A questo scopo l'8 dicembre dello scorso anno è stata inaugurata la prima edizione della “Fiera delle eccellenze bioregionali” (http://www.comune.treia.mc.it/comunicati-cms/1-fiera-delle-eccellenze-bioregionali/) che si ripeterà anche quest'anno, più o meno con le stesse modalità.   Intendiamo comunque proporre l'ampliamento della partecipazione e delle proposte espositive e culturali e per questa ragione Vi chiediamo la vostra disponibilità a  collaborare con noi alla prossima edizione dell'8 dicembre 2016.
    Gradiremmo pertanto  una risposta da parte Vostra, entro il 20 giugno 2016, rispondendo a questa email e compilando la scheda di adesione allegata alla presente. 
   Dopo aver ricevuto le adesioni fisseremo un incontro,  entro la prima metà di luglio, al quale chiediamo fin da ora alle Associazioni e Comitati aderenti di partecipare con un loro delegato.
Treia, 10 maggio 2016

Per il Coordinamento: 

Simonetta Borgiani, Paolo D'Arpini

treiacomunitaideale@gmail.com


Per ogni informazione ulteriore potete anche chiamare i numeri telefonici:

Simonetta Borgiani - 3661510289

Paolo D'Arpini – 0733/216293

Adriano Spoletini - 3356664777

 
























Le immagini sono tratte dall'album di Caterina Regazzi: 
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10207584176472973&set=a.10207584216673978&type=3&theater
Area degli allegati

lunedì 9 maggio 2016

Sfidare la scuola. Quali Uomini, Donne e Futuro le nostre scuole costruiscono? Settimana di Formazione Residenziale



Gentilissimi, vi segnaliamo il seguente evento con rilevanza europea rivolto al mondo dell’educazione e della scuola.

Si tratta di un’iniziativa gratuita (e non commerciale), che realizziamo dal 1999.
Vi inviamo questa informativa, poiché stiamo facendo circolare l’informazione tra chi ha a cuore i temi legati alle sfide educative di oggi.

Studio Kappa  -  info@studiokappa.it


venerdì 6 maggio 2016

Treia. Isola somarabile - Proposta finale per risolvere il problema del traffico veicolare al centro storico



...il centro storico di Treia diventi  un’isola somarabile, ovvero una città ecologica, con le vie trasformate in giardini percorribili esclusivamente da pedoni, asini e cavalli.
Questa è una proposta bioregionale che mi sta molto a cuore e che avevo avanzato  persino a Roma. Già da parecchi anni. Ritengo che se adeguatamente protetti, curati e foraggiati, i cavalli e gli asini a Treia ci potrebbero anche stare. Fanno parte della tradizione e inoltre con la crisi del petrolio, l’inquinamento automobilistico, etc. potrebbero fornire un’alternativa ecologica per il trasporto urbano (essendo l’altra alternativa la bicicletta ed il risciò a pedali o triciclo). Il cavallo ed il somaro da tempo immemorabile sono compagni dell’uomo, allontanare questi equini, come è successo per altri animali, dalla comunità umana non è certo una buona idea. Ritengo però che le carrozzelle andrebbero alleggerite al massimo, facendo in modo che l’animale non si affatichi, trasportando un massimo di due passeggeri.
Questo potrebbe essere un buon approccio  per ecologizzare e rendere evidente la magia della bellissima Treia  riservando le sue strade  solo a pedoni, persone munite di pattini a rotelle, cavalli, asini, etc. Il traffico veicolare automobilistico dovrebbe essere relegato alle aree periferiche del fuori porta, o per il semplice carico e scarico,  in modo così da alleggerire il tasso d’inquinamento ed inoltre creare l’occasione  nel cuore della città di sviluppare professioni alternative e fantasiose (artigiani, artisti, contadini urbani, etc.).
Treia è  un bellissimo borgo medioevale, ma attualmente prevale la mentalità dell’uso di vie e piazze come parcheggi e percorsi automobilistici. Sicuramente il paese ci guadagnerebbe a ritrovare la sua vecchia immagine pulita e fiorita senza mezzi meccanici che la impuzzolentiscono.
Chissà se la amministrazione treiese, diretta da Franco Capponi, vorrà sposare la proposta di trasformare Treia in “isola somarabile”? 

Paolo D’Arpini

mercoledì 4 maggio 2016

Treia. Memoria sulla costituzione del comitato civico tematico "Treia Comunità Ideale" per esprimere opere ed attività in campo culturale, artistico, ecologico e di valenza bioregionale



"Il Comitato Civico Tematico, denominato "Treia Comunità Ideale", (registrato al Comune di Treia il 18 settembre 2015, protocollo 015783) si prefigge di vivificare i rapporti sociali, la capacità di esprimere opere ed attività in campo culturale, artistico, ecologico e di valenza bioregionale, promuovendo il lavoro creativo, l'identità locale e la solidarietà sociale. Il Comitato vuole stimolare azioni concrete che valorizzino la capacità di produrre e condividere quanto necessario alla qualità della vita, al benessere ed alla prosperità della comunità treiese, in ogni suo aspetto.  Il Comitato  è aperto alla partecipazione di tutti i cittadini treiesi, od altri che a Treia abbiano interessi condivisi, che intendono collaborare, con semplice e spontanea adesione e nei limiti del loro possibile."  (Paolo D'Arpini - Coordinatore organizzativo)

"Il Comitato civico tematico "Treia Comunità Ideale"  è nato, grazie ad un gruppetto  molto eterogeneo di 12 fondatori con intenti nobili e all'insegna della informalità. Sottoscritto il documento di fondazione ufficiale, che è stato depositato in Comune la mattina del 18 settembre 2015, si sono già stabiliti due eventi da organizzare nei prossimi mesi (il primo in data 8 dicembre) con promessa di raccogliere e sviluppare altre idee che a breve si discuteranno in successive riunioni, magari davanti ad una pizza, e in compagnia di nuovi amici-aderenti (sperando di ricordarci di scattare qualche foto stavolta tra una chiacchiera e l'altra!). Vorrei inoltre sottolineare che non è nostra intenzione interferire o competere con  altri comitati ed associazioni esistenti, ma piuttosto collaborare e promuovere le loro attività in sintonia..".  (Simonetta Borgiani, Coordinatrice per le Pubbliche relazioni)

Fondatori del Comitato sono i seguenti cittadini (riunitisi il 17 settembre 2015, alle ore 21, in Via San Marco Vecchio 17/c - a Passo di Treia): Francesca Salvucci, David Menichelli, Francesco Orazi, Renzo Giuliodori, Lauretta Mattiacci, Barbara Rossetti, Giancarlo Palmucci, Simonetta Borgiani, Enzo Catani, Nunzio Cocco, Adriano Spoletini, Paolo D'Arpini


P.S. Aderente, ma non presente all'incontro, per motivi di lavoro, Caterina Regazzi. Successivamente si è iscritta anche Lucia Nardi ed altri...

lunedì 2 maggio 2016

Treia. Proposta l'istituzione di una Biblioteca bioregionale pubblica


Treia - La raccolta di libri storici della Accademia Georgica

Per la conservazione della cultura bioregionale e della nostra storia riproponiamo all'Amministrazione del Comune  di Treia la nostra proposta di istituire una biblioteca pubblica a Treia. 

In questo periodo in cui c’è il rischio che la conoscenza della lingua italiana vada affievolendosi è importante riportare l’attenzione sui libri e sull’utilità del tempo trascorso all’apprendimento ed alla condivisione di esperienze. La scrittura e la lettura di libri  è qualcosa che non potrà mai venir sostituito né da internet, né dalla TV e nemmeno dalle sms dei telefonini. Infatti solo i libri possono convogliare compiutamente sentimenti, scienza ed esperienze di vita. Leggere un libro significa penetrare nell’anima di chi l’ha scritto e questa è vera condivisione.


A dire il vero una biblioteca ci sarebbe già ed è quella 
dell'Accademia Georgica ma è riservata a testi antichi, raccolte di documenti ed archivio storico degli atti comunali. Quello che servirebbe a Treia è una vera e propria Biblioteca classica e mi auguro che la presente amministrazione guidata da Franco Capponi tenga conto di questa necessità culturale.

Nell'attesa che il Comune decida di aprire una Biblioteca Comunale, ricordiamo ai treiesi che dal 2014  è in funzione  un piccolo angolo di lettura e scambio libri  all’interno del Baretto in piazza. Trattasi in verità di un piccolo scaffale     in cui sono raccolti libri che possono essere letti ai tavoli, oppure portati a casa, oppure scambiati con altri libri,  etc. senza alcun costo né formalità. Questa piccola “libera biblioteca” ha  il nome significativo di “Libri in Circolazione”.


Paolo D'Arpini  -  Comitato Treia Comunità Ideale