giovedì 28 settembre 2017

Treia - Resoconto del Consiglio Comunale del 27 settembre 2017


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Treia. Sindaco Franco Capponi

Per il 27 settembre 2017 mi ero segnato due appuntamenti, il primo, con inizio alle 18,30, riguardava l'audizione del Consiglio Comunale (vedi ordine del giorno:  http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/09/treia-consiglio-comunale-del-27.html), il secondo era la partecipazione alla "pizzata" organizzata in un agriturismo, per le ore 20, dalla locale sezione del PD, assieme al segretario regionale Comi, per discutere del prossimo congresso e del rinnovo delle cariche provinciali, etc.


Considerando che i miei maggiori interessi riguardano il luogo in cui vivo, Treia, e che conoscere le decisioni amministrative sugli argomenti all'ordine del giorno del Consiglio mi pareva cosa utile e necessaria, alla fine ho optato per il Consiglio. 

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Treia. Aula multimediale ex Ipsia (foto di repertorio)

Sono giunto nella Sala multimediale dell'Ex Ipsia, dove si svolgono le riunioni pubbliche in attesa del ripristino del Palazzo Comunale (attualmente inagibile a causa del sisma), leggermente in ritardo pensando che l'inizio dei lavori slittasse come al solito di un quarto d'ora, così mi sono perso i saluti del Sindaco, ma non i punti salienti in discussione. 

Il primo tema affrontato riguardava l'approvazione definitiva della variante ex PEEP per la costruzione di alloggi privati in quel di Passo Treia. Tali alloggi risultano utili per la sistemazione di famiglie terremotate che non hanno optato per le casette in legno e attendono la disponibilità di appartamenti in città. Le richieste sono 42 gli appartamenti in costruzione saranno 26, quindi alcuni dovranno fare domanda presso comuni limitrofi o arrangiarsi in altro modo.   

Si è passati poi all'approvazione di una nuova costruzione nel recinto della Lube, trattasi di un deposito automatizzato per carico e scarico di macchinari di circa 1000mt. L'azienda ha dovuto affrontare una laboriosa trafila burocratica chiedendo i pareri tecnici di vari enti.  Anche i consiglieri di minoranza, Cammertoni e Mozzoni, hanno chiesto ragguagli sulle dimensioni, sull'altezza del deposito e sul tipo di attività prevista, nonché sulla presenza di eventuali vincoli archeologici data la vicinanza di un sito in cui precedentemente erano stati rinvenuti reperti di epoca  romana. Chiarito il tutto la richiesta della Lube è stata approvata, anche perché - a detta del sindaco- porterà nuovi posti di lavoro. 

Ancora in tema di costruzioni si è discussa la richiesta dell'azienda agricola di Marcoracci Sonia, in quel di contrada Piangiano, per la costruzione di una nuova stalla  a fianco delle due vecchie esistenti non propriamente funzionali. L'azienda si trova in area fluviale, tra il fiume Potenza ed il  fosso di Rio Torbido, e la consigliera di minoranza Cammertoni ha chiesto un ampliamento d'indagine  sul rischio esondazioni e sull'impatto ambientale, al che il sindaco ha spiegato che il Potenza si trova a 2.500 mt e il Rio Torbido a 600 mt e che la zona a memoria d'uomo non è mai stata soggetta ad inondazioni, inoltre che l'ampliamento dell'azienda non è impattante, non trovandosi in zona boschiva ma agricola, e che il mantenimento di una attività rurale sul territorio è comunque auspicabile. 

Treia. Complesso cimiteriale  con cappella

Subito dopo si è passati a quello che secondo me era il punto principale in discussione: le modifiche da apportare alle norme di Polizia Mortuaria. Il sindaco ha iniziato spiegando che non è intenzione dell'amministrazione costruire un cimitero bis pertanto per affrontare le necessità di spazi per i prossimi decessi (circa un centinaio all'anno) è necessario apportare alcune modifiche alla disponibilità dei loculi. Attualmente i loculi utilizzati sono quelli dalla prima alla quinta fila mentre la sesta e la settima vengono lasciati vuoti, tali loculi vengono concessi per la conservazione del defunto per un lasso di tempo di 40 anni ma essendovi una clausola che consente agli assegnatari -nel caso venga fatta richiesta prima dello scadere del 40° anno, di mantenere la disponibilità per propri congiunti anziani in attesa della loro morte, può succedere che il congiunto continui a vivere anche per altri 30 anni e il loculo perciò viene lasciato vuoto ed in attesa del decesso. Inoltre c'è un'altra opzione in cui gli assegnatari possono -allo scadere dei 40 anni- chiedere una proroga d'uso per altri vent'anni, il che comporta una appropriazione "indefinita" del loculo e quindi  ne deriva una carenza di spazi utili per contenere  i nuovi deceduti. Il sindaco ha quindi proposto di fissare il tetto massimo di 40 anni   di utilizzo dei loculi  ed alla scadenza se il cadavere non è ben decomposto (come spesso è successo in seguito alla moda di utilizzare bare a tenuta stagna)  di concedere l'uso gratuito dei loculi di sesto e settimo piano oppure -a scelta- alla tumulazione in terra, eliminando inoltre l'opzione del prolungamento di uso dei loculi ora occupati per successivi 20 anni. In tal modo si potrebbero liberare diversi loculi "appetibili" per le nuove sepolture previste nel corso dell'anno. La consigliera di minoranza Cammertoni ha chiesto come mai l'amministrazione non spinge per la cremazione dei cadaveri indecomposti e come si pensa di informare gli interessati riguardo alle modifiche qui previste. Il sindaco ha obiettato che l'amministrazione già concede un contributo di 700 euro cadauno sia per gli indecomposti che per i nuovi cadaveri inviati al crematorio, il che quasi copre la spesa del forno. Per quanto riguarda l'informazione sulle norme in approvazione egli ha  precisato che verranno affissi avvisi al cimitero che tutti potranno leggere. Con le nuove norme si prevede la liberazione di almeno una trentina di loculi  che aggiunti agli altri disponibili garantiranno una gestione mortuaria corretta per  i prossimi due anni.

Su questo tema avrei anch'io qualcosa da dire, riguardo cioè allo smaltimento del cadavere in modo ecologico, avendo negli anni passati avanzato una proposta di legge popolare al riguardo - Vedi:  http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/03/sepoltura-nella-nuda-terra-e-liberta-di.html 

Continuando con i punti all'ordine del giorno si è passati all'esame dell'aumento sociale del  capitale del Cosmari (azienda provinciale che si occupa della raccolta e trattamento rifiuti)  in seguito alla richiesta del comune di Loreto di far parte del consorzio. Poi si è parlato delle altre compartecipate TASK e della proposta del comune di Treia  di accorpamento e semplificazione delle stesse. Attualmente delle 7 compartecipate ne sono rimaste in vita 5 - tra cui le principali quelle riguardanti la gestione idrica: APM, Acquedotto del Nera e Simarche-. Il sindaco auspica che vengano unite in una sola società in modo da semplificarne il funzionamento. In tal senso è stata presentata richiesta alla Corte dei Conti.

Ad un certo momento, al termine delle richieste di chiarimenti su vari argomenti da parte dei consiglieri di minoranza  e di altri di maggioranza, ha preso la parola il consigliere Francesco Sassaroli (http://www.comune.treia.mc.it/documenti-cms/curriculum-consigliere-sassaroli-francesco/)   il quale ha annunciato che questa era l'ultima seduta alla quale partecipava e che per  motivi di lavoro e familiari, sia pur con rammarico, intendeva rassegnare le dimissioni da consigliere comunale. Il sindaco l'ha invitato a soprassedere nella decisione ma il consigliere dimissionario ha confermato di averci ben meditato sopra e che non intendeva tornare indietro, promettendo comunque -nei limiti del suo possibile- di continuare ad occuparsi della cosa pubblica. L'assemblea dei presenti  ha  manifestato comprensione ed espresso moti di simpatia verso il giovane.

La seduta si è conclusa con l'informazione fornita dal sindaco della prossima ultimazione della grande cappella lignea  (anche grazie al contributo straordinario in denaro  della Regione Marche) costruita nel campo del monastero francescano del SS Crocifisso, da aprire al culto in attesa del ripristino della chiesa principale danneggiata dal sisma. Molto probabilmente la struttura verrà inaugurata in occasione della festa di San Francesco.

Paolo D'Arpini


Treia - Nuova Cappella lignea al SS. Crocifisso

martedì 26 settembre 2017

Treia. Consiglio comunale del 27 settembre 2017


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Il Sindaco di Treia rende noto che è convocato il CONSIGLIO COMUNALE per il giorno mercoledì 27 settembre 2017, alle ore 18:30, in SESSIONE ordinaria di prima convocazione, in SEDUTA pubblica, presso l’Aula Multimediale in via Cavour, n. 29, per la trattazione del seguente ORDINE DEL GIORNO:

1 COMUNICAZIONI DEL SINDACO. 

2 LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA CONSILIARE DEL 13 LUGLIO 2017 (ART. 25 REG. C.C.). 

3 APPROVAZIONE DEFINITIVA VARIANTE PIANO DI LOTTIZZAZIONE EX PEEP LOTTO "A" PASSO DI TREIA - CAMBIO DESTINAZIONE DA DIREZIONALE A RESIDENZIALE PORZIONE P1°. 

4 APPROVAZIONE PROGETTO DEPOSITO ATTREZZATO DI PRODOTTI AZIENDALI IN VIA DELL’INDUSTRIA IN VARIANTE AL PRG ED AI PIANI ATTUATIVI - PROCEDIMENTO ORDINARIO SUAP ART. 8 D.P.R. 160/2010. 

5 APPROVAZIONE PROGETTO TETTOIA PER CARICO E SCARICO MERCI IN AMPLIAMENTO A CAPANNONE INDUSTRIALE IN VIA DELL’INDUSTRIA IN VARIANTE AL PRG - PROCEDIMENTO ORDINARIO SUAP ART. 8 D.P.R. 160/2010. 

6 RIPERIMETRAZIONE AMBITO DI CONFLUENZA FLUVIALE PER REALIZZAZIONE STALLA IN LOC. PIANGIANO. 

7 MODIFICA REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA. 

8 COSMARI S.R.L. – ADESIONE COMUNE DI LORETO – RINUNCIA SOTTOSCRIZIONE AUMENTO CAPITALE SOCIALE – DELEGA. 

9 TASK S.R.L. – ADEGUAMENTO DELLO STATUTO SOCIETARIO ALLE DISPOSIZIONI RECATE DAL D.LGS. 16/06/2017, N. 100 “DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E CORRETTIVE AL DECRETO LEGISLATIVO 19 AGOSTO 2016, N. 175, RECANTE TESTO UNICO IN MATERIA DI SOCIETA’ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA” – CONVENZIONE PER L’ESERCIZIO DEL CONTROLLO ANALOGO CONGIUNTO SULLA SOCIETÀ “T.A.S.K. - TELEMATIC APPLICATIONS FOR SYNERGIC KNOWLEDGE - SRL". 

10 REVISIONE STRAORDINARIA DELLE PARTECIPAZIONI EX ART. 24, D.LGS. 19 AGOSTO 2016, N. 175, COME MODIFICATO DAL DECRETO LEGISLATIVO 16 GIUGNO 2017, N. 100. 

Treia, IL SINDACO Franco Capponi 

venerdì 22 settembre 2017

La spiritualità dell'uomo comune...




Ancora una volta mi sono interrogato sull’attuazione di una spiritualità naturale, o laica, e di come essa possa influire sulla nostra vita quotidiana, soprattutto in considerazione che oggigiorno la nostra vita nel mondo deve corrispondere ad esigenze  di efficienza e di partecipazione, in quanto nella società non sono più accettate forme di “assenza” che siano specificatamente dirette alla ricerca spirituale. 

Questo soprattutto nella consapevolezza che la spiritualità laica non può essere inserita in alcun filone “religioso”… Esistono comunità ed aggregazioni per cristiani, maomettani, buddisti.. insomma per gli “impegnati” nelle religioni, e basta!Tutto sommato ritengo che per noi laici la vita “nel mondo” sia più congeniale, anche perché la nostra ricerca non esula mai dal sé.. ed il sé è presente ovunque ed in ogni tempo… 

L’io individuale (ego) sorge dal riflesso della coscienza nello specchio della mente. Una sovrimposizione identificativa con l’oggetto osservato. L’oggetto è il corpo-mente che reagisce in relazione (al contatto) con gli altri oggetti esterni.Il momento che, nell’autoconoscenza l’identità fittizia con l’agente svanisce quel che resta è la pura consapevolezza. Non è perciò necessario, al fine della realizzazione, che le immagini -il mondo e l’osservatore- scompaiano, è sufficiente che la falsa identità con l’oggetto/soggetto riflesso (ego) scompaia. Ciò significa che il mondo può tranquillamente continuare a manifestarsi non essendo percepito come realtà separata, più o meno come potremmo considerare un sogno rispetto al sognatore.

A questo punto il Sé e la sua manifestazione sono visti come la stessa identica cosa mentre il senso dell’io separativo (del me e dell’altro) viene obliterato.

In fondo il dualismo è soltanto ignoranza di Sé.Il saggio osserva le azioni svolgersi senza che vi sia alcuna propensione o intenzione o giudizio in lui. Spontaneamente ogni cosa avviene confacentemente e conseguentemente al “destino” designato. Il destino è la risposta alla naturale interazione (e predisposizione) dei vari elementi ed aspetti psichici coinvolti… 

Siccome tutto succede automaticamente non vi è alcuna “preferenza” nell’agire del saggio.

Anzi il suo stesso agire è (apparentemente) intenzionale solo agli occhi degli “altri”, giacché per il saggio ogni cosa accade di per sé. Ogni evento vissuto accade semplicemente in sua presenza e lui ne è il testimone silenzioso e distaccato. Il suo agire (o stato) può essere paragonato al sonnambulismo, od al sonno da sveglio. 

Ed inoltre anche il concetto di “destino” o di azione deliberata ha un senso unicamente nella mente dell’osservatore ancora identificato con l’esterno, ovvero di un ego che si identifica con l’agente e con le sue azioni. Ma il momento -come già detto- che tale identificazione è distrutta ogni altro concetto collegato scompare.

La saggezza consiste nel rimanere immune dalla illusione dopo aver compresa la verità. La paura dell’agire e delle sue conseguenze (karma) permane solo in chi vede la pur minima differenza fra sé e l’altro. Finché esiste l’idea che il corpo/mente è l’io non si può essere espressione di verità. Ma certamente è possibile per chiunque, ed in ogni condizione, conoscere la propria vera natura poiché essa è assolutamente vera e reale, è l’unicum per ognuno.

Paolo D'Arpini

Infatti lo stato di puro Essere è comune a tutti ed è la diretta esperienza di ciascuno. Vivere la propria vera natura questo si intende per auto-realizzazione, poiché il sé è presente qui ed ora.

Il pensiero di sentirsi separati è il solo ostacolo alla realizzazione dell’Essere onni-pervadente ed onnipresente.  E pure dal punto di vista empirico identificarsi con l’agente (ego) è un impedimento al buon funzionamento dell’apparato psicosomatico, nel contesto del funzionamento globale. Per cui già l’accettazione intellettuale della verità è una forma liberatoria dalla propensione intenzionale (razionale) ad agire. Ciò che è destinato ad accadere accadrà.

mercoledì 13 settembre 2017

Intenti spirituali ed ecologici per una presenza gentile nel luogo in cui si vive


17 settembre 2015, fondazione del Comitato Treia Comunità Ideale


"Un colpo di luce in mezzo alla luce fondamentale... La cosiddetta oscurità è solo un concetto della mente." (Saul Arpino)

Il 17 settembre del 2015 quando abbiamo fondato  il Comitato "Treia Comunità ideale"  non  c'era l'intenzione di valorizzare un modello urbanistico ma un modo di percepire la presenza umana nel luogo. Una presenza inserita nel contesto della natura, nel consesso dei viventi, in condivisione olistica e simbiotica.

Un saggio disse che  noi non possiamo essere altro che una parte integrante della manifestazione totale e del totale funzionamento ed in nessuna maniera possiamo esserne separati.

Eppure  l´uomo tende a dare maggiore importanza al contesto urbano in cui egli vive.  Ma è nella società umana, con le sue esigenze e movimenti, che si fa la storia e si sancisce la caratteristica di un posto, molto spesso dimenticando l'appartenenza al tutto, ignorando l´inscindibile co-presenza della natura e degli animali. Ma per manifestare una vera "idealità" dovremmo riscoprire le nostre radici naturali, continuando a prendere ad esempio un certo modo naturale  di vivere il luogo e nel luogo.

Lo scopo del nostro Comitato è perciò quello di vivere nel presente e pienamente nel luogo che ci ospita attuando programmi, storie, partecipazioni  nell´ambiente (sia naturale che umano), poesie, riflessioni... stabilendo  un  punto di incontro e fusione delle anime.

Nel sistema zodiacale cinese  si afferma che la perfezione è sempre presente in ogni aspetto incarnato, ognuno di noi è  una manifestazione del Tao, non serve cambiare sembianze, queste ultime non sono importanti più di un abito che indossiamo.

Anche solo parlare di questi argomenti è già una predisposizione utile per centrare l'attenzione sulla presenza consapevole nel luogo Ed anche questo è una parte del "gioco della Coscienza bioregionale".

Paolo D'Arpini - treiacomunitaideale@gmail.com


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sabato 9 settembre 2017

Autunno, stagione della riflessione - Il mito di Demetra e Persefone


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Con l'equinozio di autunno giunge il momento in cui l'uomo tende a riflettere sulla sua condizione e sul suo destino.  Ed è ovvio che sia così infatti con l'autunno vediamo che la natura inizia a perdere la sua vitalità espressiva rivestendo però i colori più belli. Insomma come è detto nel Libro dei Mutamenti questa è la stagione  in cui si comincia a dar valore alle cose.. che sentiamo stanno sfuggendo. 


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Il mese di settembre inoltre è quello della raccolta degli ultimi frutti, quelli più dolci e più succosi ed i più adatti a rallegrare l'inverno: l'uva, i fichi, le more ed altre bacche, le noci, le nocelle... etc. 

Il vino nell'antichità era considerato bevanda sacra e nobile, infatti anche il cristianesimo l'ha assunto come simbolo divino nella comunione. Ma la preparazione del vino inizia con la raccolta dell'uva e le cerimonie orgiastiche che l'accompagnano sono sempre state occasione di giubilo e magnificenza. Demetra/Persefone, la grande Dea, che in primavera sale dagli inferi per portare abbondanza e messi ed in autunno ridiscende sotto terra per conservare i semi... 

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Ed il vino è l'ultimo suo dono, la consolazione per gli uomini costretti a sopportare l'inverno e le tenebre.... Perciò con l'inizio dell'autunno comincia anche il percorso interiore e quindi il periodo è benedetto. 

Il primo culto misterico europeo di cui ci parla la storia è quello eleusino, che si rifà al viaggio di Demetra (la dea greca della fertilità- un’immagine della Grande Madre, Cerere per i Romani) in cerca di sua figlia Persefone (Proserpina per i Romani), scomparsa nel mondo sotterraneo perché rapita da Ade, il dio degli Inferi. I “misteri” conducono l’adepto nel mondo delle tenebre, delle sue tenebre personali, affinché possa – se non comprenderle – accettarle e integrarle nel sé come strumento di trasformazione, proprio come noi accettiamo il fatto che per sei mesi l’anno (Autunno-Inverno) Demetra, ossia la natura, piange la figlia che deve rimanere sottoterra, e le messi non crescono; mentre quando Persefone, per sei mesi all’anno (Primavera-Estate), si ricongiunge con la madre sulla superficie della terra, ecco che Demetra fa festa e ritorna la vita alla natura. 

Il mistero del ciclo di vita e morte non è comprensibile razionalmente, ma se ne può penetrare l’essenza, riconducendola nell’ambito della sfera personale, entrando in sintonia con una percezione più profonda. Demetra - Persefone, spesso considerata una dea duale (e quindi avrebbe in un certo senso la stessa valenza) rappresenta sia la vita , nella sua veste di Demetra, che la morte, quando si cala nei panni di Persefone: perciò essa apre e chiude un ciclo. La vita, paradossalmente, origina la morte, come Persefone è figlia di Demetra, e anzi il suo alter ego. E’ quindi un tutt’uno. 
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Oggigiorno, come contraltare al trionfo del materialismo, si moltiplica il numero di chi cerca quelle risposte che può solo trovare dentro sé, ma il cammino non è più quello degli “aiuti” esteriori. Si tratta invece di un lavoro molto più riflessivo, un itinerario tutto interiore alla ricerca di se stessi. La conoscenza di sé porta necessariamente alla trasformazione del mondo. 

Questo è il prossimo passo dell’evoluzione umana? 

Paolo D'Arpini

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Articolo collegato: 
Treia. Programma per la celebrazione dell'Equinozio d'Autunno: https://auser-treia.blogspot.it/2017/08/treia-23-e-24-settembre-2017-equinozio.html


domenica 3 settembre 2017

A scuola senza vaccini... - La Costituzione lo conferma!


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Chiariamo subito che per i bambini dai 6 ai 16 anni vince il diritto/obbligo all'istruzione, grazie all'articolo 34 della Costituzione Italiana, quindi i BAMBINI NON VACCINATI POTRANNO ANDARE A SCUOLA.
 
A partire dalla primaria fino al liceo NON DOVRANNO ESSERE VACCINATI PER ENTRATE IN CLASSE. E questa cosa la trovate scritta nera su bianco anche nell'Articolo 3 comma 3 della nuova legge 119 sulla prevenzione vaccinale: "Per gli altri gradi di istruzione* (*dai 6 ai 16 anni) la presentazione della documentazione non costituisce requisito di accesso alla scuola" . 

Significa che potete andare a scuola serenamente senza vaccini. Significa che se non presentate nulla entro il 31 ottobre andranno comunque a scuola. Significa che NESSUNO PUO' TOGLIERVI LA PATRIA PODESTA'. Significa che i vostri figli hanno il sacrosanto diritto di avere un'istruzione gratuita e obbligatoria e che quindi possono andare a scuola NON VACCINATI da oggi fino a quando esisterà ancora la Costituzione Italiana. 

Viva la Costituzione Italiana! 

Articolo 34: "La SCUOLA E' APERTA A TUTTI
L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. Strategie. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.“

Andate a scuola sereni e soprattutto non cedete al terrore mediatico che stanno diffondendo televisioni, politici e medici tramite subdole strategie di comunicazione.

CORRISPONDENZE INFORMAZIONI RURALI -  cir.informa@gmail.com


venerdì 1 settembre 2017

Una risposta alla questione "plastica"


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Una delle forme più dannose di inquinamento di questi nostri tempi è certamente quella prodotta dalle materie plastiche non riciclabili. Resistono alle intemperie, agli acidi, agli alcali, ai solventi. Se pur di natura organica, non rientrano nel ciclo biologico e perciò né batteri, né enzimi , riescono ad intaccarle , degradarle , distruggerle. Se bruciate, emettono veleni di tale tossicità (es. Diossina), che il rimedio risulta molto peggiore del male. 

Se tra 5.000 anni la nostra civiltà sarà scomparsa, eventuali archeologi di altre future civiltà, troveranno ancora intatte, nei loro scavi, le taniche, i barattoli, le strutture di televisori, di computer, di telefoni, di macchine per ufficio e le stoviglie, le sedie, i tavoli, ecc. 

Quando la tecnica è al servizio del consumismo e del mercato, senza i filtri ed il controllo di uno Stato a salvaguardare gli interessi della comunità, avviene che gli investimenti del capitalismo sostengano studi atti a creare prodotti che diano risposte economiche e cioè profitti, mentre non interessano  e non ci si investe nulla, gli studi sul come evitare i danni che questi prodotti causeranno. Gli utili li incassa il Capitale; i danni sono scaricati sulla collettività ( ..privatizzare gli utili e socializzare le perdite...). Il tutto in una totale carenza Legislativa che regolamenti il problema. Questo Stato , anche con questo governo a parole così sensibile agli interessi popolari, anziché difendere gli interessi della collettività, non vede, non sente, non parla, come le tre prudenti e stupide scimmiette. 

Se si considera che la vera , massiccia diffusione delle materie plastiche data da non più di una cinquantina di anni e si valuta la disastrosa situazione delle discariche che traboccano e soffocano il territorio in tutte le regioni d ‘ Italia e del mondo industrializzato e si aggiunge a questi dati quello spaventoso della tendenza produttiva delle materie plastiche nel mondo , nei prossimi anni , che è valutata in miliardi di tonnellate , si resta angosciati ! E lo si resta con ragione perché se proiettiamo nel futuro l‘attuale situazione delle discariche , considerando che i rifiuti plastici aumenteranno in progressione geometrica , tra quindici o venti anni ne saremo sepolti. 

Le richieste dei “ Verdi” di una tassa sullo smaltimento , pur se fatta con le migliori intenzioni, non risolve nulla. Difatti una  sostanza  non biodegradabile e non riciclabile,  sarà comunque inquinante a fronte di  qualsiasi tassa! Ed allora quale soluzione può essere idonea a risolvere un problema di tale rilievo? 

La soluzione è duplice, Politica e Tecnica. Politica perché è necessaria una svolta  rivoluzionaria  alla interpretazione della libertà di azione del capitalismo. Si deve porre veramente , nei fatti e non a parole , il confine di tale libertà laddove iniziano gli interessi della collettività! In altri termini si deve stabilire una reale preminenza della politica sull‘economia ribaltando l‘attuale situazione in cui è invece l‘economia a condizionare la politica. Solamente in un siffatto scenario è possibile imporre una legislazione che sfruttando le opportunità della tecnica, risolva il problema salvaguardando sia gli interessi sociali che quelli economici del capitale , del lavoro, della collettività. Tecnica perché, inserendo nel problema il parametro fisso della riciclabilità o della biodegradabilità, è possibile ristrutturare l a programmazione delle materie plastiche privilegiando queste caratteristiche sia rispetto all‘estetica, importante solo ai fini consumistici , che rispetto ai costi di produzione che, per i materiali non riciclabili, vanno comunque sommati a quelli di smaltimento, raggiungendo valori di molto superiori. 

Il sistema da noi ipotizzato, in linea generale e quindi certamente perfettibile, è il seguente , articolato in cinque fasi:
1°: Riunire in uno STUDIO multidisciplinare le proprietà chimiche , fisiche , organolettiche e merceologiche di TUTTE le materie plastiche conosciute . 
2°: Stabilire , in un secondo STUDIO , quali devono essere le proprietà chimiche , fisiche, organolettiche e merceologiche specifiche di tutte quelle materie plastiche aventi in COMUNE la possibilità di essere biologicamente degradabili oppure riciclabili al 100% od almeno al 90% e che inoltre non siano tossiche. 
3°: Incrociare a confronto i parametri dei due STUDI per stabilire quali materie o “rosa” di materie plastiche siano idonee alla fabbricazione dei vari manufatti dei quali salvaguardare le caratteristiche. 
4°: Imporre per Legge che i vari manufatti possano essere fabbricati esclusivamente con le materie plastiche giudicate idonee in quanto Biodegradabili o riciclabili e non tossiche e ne sia vietata la fabbricazione con le altre materie plastiche. 
5°: La ricerca di nuove materie plastiche sarà indirizzata in modo da promuovere la creazione di materie plastiche biodegradabili o riciclabili e comunque non tossiche. Così facendo, verrà drasticamente ridotto anche il numero delle specie di materie plastiche prodotte e concentrando la produzione su questo numero ridotto, si avranno in regalo notevolissimi abbattimenti dei costi di produzione ed un considerevole aumento dello sfruttamento degli impianti che ridurrà ulteriormente i costi. 

Si innescherà così un ciclo “virtuoso”, con benefici per tutti. 

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(Fonte:  "La Fiamma" n. 179)